Ciao sognatrici e buon lunedì,
oggi vi presento le interviste di Bianca Ferrari, Jessica Maccario e Julia A. Carter. Venite a scoprire cosa ci raccontano dei loro romanzi!
Bianca Ferrari
Titolo: Wild Lake
Trama
J. Lee è
nata e cresciuta nel freddo Maine: sembra una ninfa dei boschi con quei suoi
capelli rossi, ricci come una criniera e gli occhi verde scuro. Ha un carattere
vivace, curioso ed estremamente solare, ma, dietro grandi sorrisi e una
spiccata empatia, nasconde un grande dolore, a causa del quale è stata
costretta a trasferirsi in Oklahoma.
Nathaniel,
invece, non ha mai lasciato Broken Arrow, dove conduce un’esistenza solitaria.
Ogni persona cui abbia voluto bene l’ha abbandonato, lasciandogli la
convinzione di non valere niente: e come in una profezia che si avvera, fa di
tutto per corrispondere all’immagine che ha di sé.
L’incontro
tra i due potrebbe essere la cura per le loro sofferenze: cura che passerà
dalla forza apparentemente incrollabile di J. Lee, ai tormenti inquieti e alle
paure di Nathaniel.
Riusciranno,
insieme, a superare le difficoltà e a confessare sentimenti troppo forti per
essere soffocati? E cosa succederà quando sarà J. Lee a crollare sotto i colpi
implacabili del destino? È possibile, per un amore così giovane, affrontare
intemperie e tempeste, rimanendo saldo nei loro cuori?
Jessica Maccario
Titolo: Io ti libererò
Trama
Sally lavora
al “The Secret Pub”, un locale con una clientela abituale, nascosto ai più. Fa
parte di un gruppo musicale un po’ speciale, con un obiettivo ben preciso:
divertire i clienti e rendere più piacevole la loro serata. Sally si esibisce
con una maschera dipinta sul viso, un modo per nascondere la propria identità e
sentirsi libera almeno per un giorno a settimana. Finché una sera, una
pallottola passa a pochi centimetri da lei e una figura si dilegua
nell’oscurità della notte. C’è qualcun altro che la osserva in mezzo alla
folla, un uomo attraente di nome Sean, che dice di conoscere suo padre e la
costringe a rivelargli la verità sul suo lavoro. Perché continua a seguirla?
Che ruolo ha e perché sembra conoscere anche il suo assassino?
Mentre degli
uomini le danno la caccia tra le vie di Londra, il pericolo si fa sempre più
grande. Chi c’è a capo dell’inseguimento? Sally non sa più di chi fidarsi. È
giusto affidarsi a uno sconosciuto da cui si sente attratta, al punto da
svelargli il suo passato che per anni ha cercato di dimenticare?
Julia A. Carter
Titolo: A complicated girl
Trama
Cosa accade
quando all'apparenza si ha tutto, ma dentro di te alberga solo il vuoto?
Quando
cerchi quell'amore in grado di riempirti il cuore ma è l'inferno ad aprirti le
porte?
Dicono che
la solitudine sia il male peggiore, in grado di farci perdere il lume della
ragione.
Ma quando
l'unica alternativa è contare su se stessi e continuare a rialzarsi per
sopravvivere, a chi credi?
Amber Carter
conosce benissimo queste sensazioni, fanno parte della sua stramaledetta,
complicatissima, vita!
Non ha
regole, non ha limiti!
Non ha il
controllo di sé.
Quello che
l'aspetta è solo un lungo percorso, insidioso, ricco di intrighi e inganni.
Amore e
amicizie, ma soprattutto: continue lotte e sconfitte.
Riuscirà
Amber Carter a raggiungere la vetta?
A ritrovare
la speranza e la fiducia per quella vita tanto desiderata, per quell'amore
infinito che brama con tutta se stessa?
O finirà per
rimanere solo vittima dei tristi eventi che lei stessa ha causato?
Coraggio e
passione. Odio e amore. Paura e redenzione.
Amber
Carter, una ragazza complicata.
Intervista
Per prima
cosa parliamo un po’ dei libri che avete messo in palio per il Giveaway
d’Estate,
1.Dove hai preso
ispirazione per la storia di questo libro?
Bianca: È nata dall’immagine del
capitolo 24, il più importante del romanzo, a mio avviso. Il legame con l’acqua
che ha J. Lee è sicuramente fondamentale per la costruzione del suo carattere.
E non è un caso che quasi tutto ciò che succede d’importante nel libro sia in
qualche modo legato all’acqua.
Jessica: Ciao! Ho messo in palio il mio
romantic suspense “Io ti libererò”, un genere che mi è sempre piaciuto molto
come lettrice e che ho deciso di sperimentare anche come autrice, distaccandomi
dal fantasy e dal rosa puro. Una delle autrici che mi ha appassionato a questo
genere è Nora Roberts e per scriverlo ho cercato di equilibrare la parte
romantica con quella più poliziesca introducendo dei personaggi come Sally che
ha bisogno di ritrovare se stessa e uscire da una brutta situazione e Sean, che
la protegge nonostante tutto. Ne è nato un breve romanzo ricco di suspense e
romanticismo, con temi legati al mondo della droga e dei messaggi che non manco
mai di far passare tra le righe.
Julia: Amber è nata per gioco, per una
scommessa e poi tutto frutto della mia fervida immaginazione.
2.Quanto c’è di te
stessa in questa storia? C’è qualche aspetto della vita dei personaggi che si
rispecchia nella tua?
Bianca: C’è davvero molto di me stessa
in questa storia, forse per quello si dice che non bisognerebbe pubblicare il
primo libro che si scrive. A J. Lee ho donato molto del mio carattere, anche se
forse ho insistito poco sui lati più oscuri.
Jessica: Sally è una ragazza fragile,
che è stata trascinata nel mondo della droga dal suo ragazzo, e ne è uscita
grazie al suo papà. A distanza di qualche anno, si porta dietro ancora delle
insicurezze e il pericolo in cui si troverà, la spingerà a capire chi è
veramente, cosa le piace fare e soprattutto a non nascondersi dietro a una
maschera, a essere libera di esprimere se stessa. Sono tutti aspetti che mi
stanno a cuore, anch’io non sono una ragazza troppo sicura di sé e mi piace
sempre approfondire tematiche che reputo importanti, come il rapporto
padre-figlia, la crescita personale e il riscattarsi dagli errori fatti.
Julia: Ciò che mi ha spinto a scrivere
di Amber è stata la voglia di valorizzare il suo carattere battagliero che
forse mi somiglia un po’. Lei, nonostante la sua giovane età, è forte, cazzuta
quanto basta per cadere e rialzarsi sempre. Con gli altri personaggi invece
condivido solo l'aspetto psicologico e caratteriale. Matt l'imbranataggine,
Valerio la dolcezza, Hades e Chris la follia.
3. Se dovessi
descrivere i tuoi protagonisti con 3 aggettivi quali sarebbero e perché?
Bianca:
J. Lee è
incrollabile (o quasi)
Andrew è
spaventato, all’inizio
E Nathaniel,
beh lui è semplicemente Nathaniel (la perfezione, per me)
Jessica:
Lui:
protettivo, coraggioso, sexy
Lei:
fragile, romantica, coraggiosa.
Ho voluto
dare a entrambi la caratteristica del coraggio, perché Sean è abituato a
esserlo per mestiere ma Sally impara a esserlo per le difficoltà che passa e la
decisione più importante è proprio lei a prenderla, alla fine.
Julia:
Lui:
Passionale, testardo, folle
Lei: Forte,
determinata e qualche volta ingenua
Tutti i miei
personaggi si interfacciano con la realtà, perché ho cercato di renderli il più
veri possibile.
4.Se avessi solo due
righe per far innamorare un lettore della tua storia, come la descriveresti?
Bianca: La descriverei come una storia
semplice, che parla di personaggi complicati e dei fili sottili che li legano,
li ingarbugliano e li avvincono, stringendoli l’uno all’altro. Un amore giovane
ma già profondo, di quella profondità che solo la certezza di aver incontrato
la persona giusta ti può far raggiungere
Jessica: Come una favola romantica,
spruzzata di mistero, che scorre veloce e chiede al lettore di collaborare per
capire chi è veramente Sally e chi c’è dietro a tutto. Qualcuno ce l’ha con lei
e nessuno è davvero come appare... pronti a scoprire chi è il nemico?
Julia: A Complicated Girl, è una storia
di passione pura, di amicizie inaspettate, di riscatto e rivincita. Di dolore e
gioia. Niente è come sembra e nulla è dato per scontato. Una storia d’amare e
da vivere.
5.Se dovessi scegliere
una canzone che descrive al meglio questo romanzo quale sarebbe e perché?
Bianca: Nessun dubbio in merito, è Hurt
di Johnny Cash. È la colonna sonora della personalità di Nathaniel, un ragazzo
che fa della sua solitudine la propria condanna, ma anche la propria
protezione.
Jessica: Non ho pensato a una canzone,
probabilmente ne sceglierei una più adrenalinica per i momenti d’azione come
“Bring me to life”, che è anche una richiesta di salvezza come Sally ha voluto
fare più volte, e una più dolce per il finale, magari qualche canzone
natalizia.
Julia: Sicuramente Try di Pink. Per
quanto sia doloroso prendere una scottatura, bruciare di dolore per una
delusione, non bisogna mai arrendersi. Cadere e rialzarsi, lottare fino allo
stremo delle proprie forze e non smettere mai di essere felice.
6.Perché hai scelto di
mettere in palio in questo Giveaway proprio questo romanzo?
Bianca: Facciamo finta che non sia
perché è l’unico che ho pubblicato e diciamo che credo fortemente che l’amore
tra J. Lee e Nathaniel possa emozionare e far sognare, come ha fatto con me mentre
la scrivevo.
Jessica: Per diversi motivi: è l’unico
romanzo autoconclusivo che ho scritto, è un romanzo che scorre veloce e per
com’è strutturato, è abbastanza ricco di suspense da invogliare ad arrivare
alla fine.
Julia: È il mio esordio. E vorrei far
conoscere la mia bambina a più gente possibile.
7.Se dovessi pensare
ad un possibile cast per la versione cinematografica del romanzo, chi vorresti
ad interpretare i protagonisti?
Bianca: Per Nathaniel come lo immagino
io non esiste nessuno all’altezza, ma diciamo che Vito Basso potrebbe
assomigliargli.
J. Lee è
unica e non sono riuscita a trovare neppure una modella o un’attrice (e ne ho
cercate a lungo) che assomigli a come l’ho descritta. Se trovo lo sguardo non
vanno bene i capelli e viceversa.
Jessica: Sean me lo immagino un po’
come Josh Duhamel qualche anno fa, Sally come la modella Ivana Mrazova. Sarei
molto curiosa di vederne il film, tra inseguimenti, sparatorie e scene
romantiche ;)
Julia: Amber:
Alexis Bledel - Matt: Ian Somerhalder - Valerie: Cameron Diaz -
Vicky: Drew Barrymore Steffy: Emily Bett Rickards -
Chris: Tom Ellis - Valerio: Stephen Amell -
Hades: Chris Hemsworth
Ed ora
parliamo un po’ dell’autore,
8. In quale genere non
ti cimenteresti mai?
Bianca: Nella saggistica, per il
semplice fatto che bisognerebbe scrivere di ciò che si conosce e io non conosco
niente, se non le emozioni base.
Jessica: Nell’horror. È difficile
rinunciare al mio lato romantico ma lo sarebbe ancora di più descrivere scene
di terrore.
Julia: Horror sicuramente, non è
proprio nelle mie corde.
9. Cosa non deve mai
mancare secondo te in un romanzo?
Bianca: Credibilità, realismo dei
personaggi, tensione sessuale e uno stile curato.
Jessica: La volontà dell’autore di
trasmettere qualcosa, delle emozioni, un messaggio, una parte di sé.
Julia: Passione, quella vera, assoluta.
Determinazione, coraggio, verità e un pizzico di follia.
10. Come descriveresti
la tua scrittura con 3 aggettivi?
Bianca: Scorrevole, passionale, vera
Jessica: Direi scorrevole, romantica e
riflessiva, come l’hanno definita in molti lettori.
Julia: Non troppo ricercata, scorrevole
e appassionante
11. Quale libro ami
così tanto da desiderare di averlo scritto tu?
Bianca: Fosse solo uno! Tralasciando i
classici, che mi farebbero passare per anziana o choosy, dico I Pilastri della
Terra. Amo le saghe familiari, come Cent’anni di solitudine e La casa degli
spiriti e se devo pensare a qualcosa di più moderno dico Ken Follet, con la sua
trilogia Kingsbridge Series
Jessica: “I love shopping” per l’ironia
con cui scrive la Kinsella e “Il confine di un attimo” per il concentrato di
emozioni che mi ha trasmesso.
Julia: Ho amato tanti libri negli anni
e mi innamoro di ogni libro che riesce a toccarmi il cuore ma in assoluto
quello che ho amato di più e avrei voluto scrivere io è la serie Marriage to
billionaire di Jennifer Probst.
12. Se potessi uscire
a cena con i tuoi autori preferiti, chi inviteresti?
Bianca: Ho avuto la fortuna di
conoscere moltissime autrici di romance contemporanei per cui direi tutte loro
(Livia Snow, Erika Lenti, Vanessa Sobrero e Paola Chiozza), se invece parliamo
di autori nel gotha dell’editoria mondiale dico Jo Nesbo. Ma non mangerei
perché passerei ore a tormentarlo con domande sui suoi libri (come se non
bastasse la visita a Oslo e ai luoghi descritti nei suoi romanzi)
Jessica: Danielle Steel, la Kinsella e
Nora Roberts, sono quelle che mi hanno accompagnata per più tempo e che hanno
influito anche nel mio modo di scrivere e di unire romanticismo con suspense e
riflessione.
Julia: J. R. Ward ho amato molto la
confraternita del pugnale nero. Susan Elizabeth Philips, la serie Chicago Stars
mi è rimasta nel cuore. Jennifer Probst, ne approfitterei per farle delle
domande sulla serie che ho letto e riletto un migliaio di volte. Mi fermo
perché la mia lista è molto lunga e mi toccherà lavare i piatti per poter
pagare il conto.
13. Meglio self-publishing
o con casa editrice?
Bianca: Meglio un libro scritto bene,
con onestà intellettuale, etica del lavoro e cura minuziosa di trama,
personaggi e stile.
Jessica: Entrambe le vie mi hanno
insegnato qualcosa. Il mio primo fantasy fu scelto da Bibliotheka edizioni
durante un corso e non dimenticherò mai l’emozione di essere stata contattata
da qualcuno che credeva in me, ma dopo quattro anni ho deciso di farlo uscire
come self. Penso che il self-publishing debba essere una scelta ben ponderata e
non un ripiego e che prima di arrivarci sia utile provare l’esperienza con la
casa editrice. Adesso mi trovo bene in self, so come gestirmi e a quali
professionisti rivolgermi, quindi sono soddisfatta così.
Julia: Entrambe, nasco self ma se
arrivasse una proposta seria da parte di una casa editrice non esiterei a
valutarla, alla fine è il sogno di ogni scrittore finire prima o poi su un
banco in libreria.
14. Se potessi vivere
in un libro, quale sceglieresti?
Bianca: Se potessi sostituirmi a J. Lee
non mi dispiacerebbe vivere nel mio… con un manzo come Nathaniel non mi
annoierei di certo!
Jessica: Forse Harry Potter, l’autrice
ha creato un’ambientazione fantastica e mi ha sempre affascinata l’idea di
entrare nel castello e prendere parte alle lezioni!
Julia: Orgoglio e Pregiudizio, baciare
Mr Darcy è stato il mio desiderio proibito fin da bambina.
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