Pagine

lunedì 30 luglio 2018

[INTERVISTE] Le autrici di oggi ci parlano dei loro romanzi



Ciao sognatrici,

anche oggi siamo qui per le interviste del giveaway e sono con noi Chiara Rametta, Marion Seals, Marta Arvati e Penelope White. Venite a scoprire le loro risposte :-)

 

Chiara Rametta

 
Titolo: Non girare sulla luna
 
Trama
 
Genitori assenti e separati, pochi amici, ma buoni; Annabelle sta per affacciarsi nel mondo degli adulti e ha capito che il liceo è una dura palestra di vita, dove solo il più forte e sfrontato vincerà. Nello scenario di un Verona romantica, tra versi di Shakespeare e dipinti seicenteschi, conoscerà Giacomo, per gli amici James. Sembrerebbe essere perfetto se non fosse per il grande segreto che nasconde. Ma la vita di Annabelle si intreccerà con quella di Tommy, un ragazzino vittima di bullismo. Tutto prenderà una piega inaspettata e Annabelle si troverà a fare i conti con i demoni del suo passato, che hanno condizionato il suo percorso liceale. È davvero possibile distinguersi dalla massa?
 
 
 
 

Marion Seals

 
Titolo: Big Apple
 
Trama
 
Dora e Lex. Assistente personale e grande capo. Giovane e ambiziosa, lei, miliardario e casanova, lui.
Sì, avete ragione, gli stereotipi ci sono tutti, e… no, non è un romance come quelli che avete letto finora.
 
“Mi chiamo Dora Monroe, ho venticinque anni e vivo a New York. Che culo, direte voi.
Vivo nella parte brutta di New York: il Bronx.”
 
Fedora Monroe, per gli amici Dora, originaria del Connecticut, lavora in una famosa casa editrice della Grande Mela, come assistente personale del proprietario, in attesa della grande occasione.
 
“Speravo di farmi notare abbastanza in fretta, ma dopo ben 743 giorni – sì, avete letto bene, SETTE-CENTO-QUARANTA-TRE, li ho contati – ancora nessuno si è inginocchiato ai miei piedi per supplicarmi di correggere le bozze di chicchessia. Chi dovrebbe promuovermi? Il mio capo, ovviamente. Chi è il mio capo?”
 
Alexander Maximilian Stenton III, rampollo di una delle famiglie più ricche e in vista degli Stati Uniti, tanto bello e intelligente, quanto presuntuoso e dispotico.
 
“Il mio nome è Alexander Maximilian Stenton III, ma gli amici mi chiamano Lex e la ragione non me la ricordo più. Nasco in una famiglia alto-borghese, con infiltrazioni nobili da parte di madre. La mia bisnonna sposò un conte e questo fa di noi i privilegiati tra i privilegiati. Ovvio che non conterebbe un cazzo se non fossimo anche schifosamente ricchi.”
 
Ecco che, quando il romanzo di un’autrice di punta della casa editrice rischia di non essere pubblicato nei tempi previsti, Dora ha la possibilità di fare ciò per cui è nata: l'editor.
Da qui, complice un segreto professionale che se rivelato farebbe perdere milioni di dollari, le vicende di Dora e Lex si intrecceranno in un incastro (im)perfetto di emozioni: litigate, sesso sfrenato e un’antipatia reciproca saranno gli elementi costanti del loro rapporto.
A tutto questo si aggiungeranno le vicende dei loro amici e conoscenti che, tra situazioni pericolose e imprevisti comici, faranno da sfondo a un legame che andrà crescendo di giorno in giorno a dispetto dei due protagonisti.
Riusciranno Dora e Lex, così in apparenza inconciliabili, a trovare un punto di incontro? O il loro orgoglio e la diffidenza reciproca li allontaneranno per sempre
 
 

Marta Arvati

 
Titolo: La lunga strada di Sara
 
Trama
 
Tutto inizia da un poster. Quel poster appeso da anni in camera sua per Sara rappresenta un sogno, un bellissimo e lontano sogno, e trasferirsi a Roma è forse per lei il primo passo per poterlo sfiorare...
Sara conoscerà il suo idolo, Alessandro Sorani, un talentuoso cantautore ormai affermato nel panorama musicale italiano, ma incontrerà anche una nuova promessa della musica italiana, Enrico Annesi, con il quale inizierà una relazione.
Enrico è dolce, premuroso, spigliato, intelligente, è l'uomo che ogni donna vorrebbe al proprio fianco, e appare nella vita di Sara come una meravigliosa realtà, una persona in carne e ossa che le dimostra un amore sincero e profondo.
Alessandro invece per Sara è un sogno che improvvisamente assume sembianze umane, e lei in principio ne è intimorita, ma più approfondisce la sua conoscenza, più si sente attratta da lui, dall'uomo che è nella realtà e non da quello che si era costruita nella fantasia.
Sara è combattuta, tanto intensi e diversi sono i sentimenti che questi due individui suscitano in lei. Ma una scelta apparentemente non si impone, perché Alessandro è fidanzato e comunque il suo affetto per Sara si manifesta più che altro come un affetto fraterno...
Qual è dunque la cosa più difficile? Vedere i propri sogni spazzati via dalla realtà o vederli realizzati nel momento e nel modo sbagliati?
 
 

Penelope White

 

Titolo: Come una foglia d'inverno
 
Trama
 
Salve a tutti, mi chiamo April e questa è la mia storia, la mia vita.
Ho ventisette anni, vivo a Roma e faccio la escort di professione da quasi 10 anni. Sono una persona molto determinata, che sa ciò che vuole e non si lascia abbattere dagli ostacoli della vita.
Ma non sono sempre stata questa April; prima di abbandonare Lariano e il bellissimo casale di campagna in cui sono nata, vi abitavo felicemente con mio padre e passavo la maggior parte del mio tempo con lui, tra i vigneti e le cantine che adorava; quando, poi, nove anni fa, se ne è andato, lasciandomi sola con tanta tristezza e un vuoto nel cuore, difficile da riempire ancora oggi, sono stata costretta a voltare le spalle alla mia vecchia vita e stravolgerla completamente. Così, da quel giorno, molto è cambiato, io sono cambiata, non sono e non voglio più essere la persona fragile che ero una volta; mi sono trasferita a Roma, dove conduco la mia vita nel migliore dei modi, i soldi che guadagno non sono pochi e mi permettono di vivere bene, in una casa mia, senza aver bisogno di niente e di nessuno.
La mia vita è sempre stata un perfetto equilibrio, sono una perfezionista, mi piace seguire degli schemi, organizzare e tenere sotto controllo tutto ciò che mi circonda. O per lo meno è stato così sino a quando quegli occhi, si sono posati su di me per la prima volta, oltrepassandomi l’anima; ora non sono più sicura di potercela fare senza cadere a terra, senza lasciarmi andare a quel sentimento umano così bello e distruttivo allo stesso tempo, quel sentimento naturale che ti squarcia in due, rendendoti felice e contemporaneamente dipendente da qualcuno che, da quel momento in poi, deciderà l’esito del tuo umore per tutto il resto della tua vita. Io ho davvero tentato di rimanere attaccata alle mie abitudini, alla mia vita perfetta e rassicurante ma quell’uomo mi ha praticamente strappata da quell’albero di sicurezza a cui mi ero aggrappata, per farmi sprofondare nel suo sguardo, freddo e profondo.
Ora non so se riuscirò a tornare la donna di prima, non dopo che lui mi ha toccata per la prima volta.
 

Intervista

 
Per prima cosa parliamo un po’ dei libri che avete messo in palio per il Giveaway d’Estate,
 
1.Dove hai preso ispirazione per la storia di questo libro?
 
Chiara: Grazie per avermi coinvolta in questa splendida iniziativa! Diciamo che non c’è stato un momento esatto in cui ho avuto l’ispirazione, ma ho iniziato a buttare giù qualcosa il 25 Dicembre, lo scorso Natale insomma… dopo un pranzo infinito e l’abbiocco dei parenti, ho deciso di mettere per iscritto i primi capitoli. Dopo i personaggi hanno cominciato prendere vita e a decidere “il loro destino”.
 
Marion: È arrivata. Volevo un po’ fare il verso ai libri con il miliardario, un racconto breve. Invece mi sono lasciata prendere la mano…
 
Marta: L'ispirazione per "La lunga strada di Sara" mi è venuta dal mio amore per la musica e la scrittura, dai miei sogni dei vent'anni, ma anche dalla voglia di raccontare il percorso di maturazione e crescita di alcuni ragazzi che si affacciano all'età adulta
 
Penelope: Sinceramente sono solamente partita dall’idea di creare un amore difficile, dove però, questa volta, fosse la donna ad avere paura di lasciarsi andare, di amare.
 
2.Quanto c’è di te stessa in questa storia? C’è qualche aspetto della vita dei personaggi che si rispecchia nella tua?
 
Chiara: Direi abbastanza, io e Annabelle siamo molto simili e diverse delle sue sensazioni le ho provate anche io, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con il nonno.
 
Marion: La solarità di Dora.
 
Marta: C'è molto di me in questa storia, perché la protagonista è un po' l'alter ego della me stessa dei vent'anni, e i suoi amici sono ispirati ai miei amici di allora. I sogni di Sara sono i sogni che coltivavo anche io (e alcuni ancora li coltivo), perciò scrivere di lei è stato come fare un viaggio interiore
 
Penelope: Se devo dire la verità c’è tanto di me nel personaggio di April. La protagonista ha praticamente il mio stesso carattere: insicura, metodica, permalosa e, a volte, anche abbastanza acida. E, proprio come lei, dopo anni di sofferenze, sicuramente di matrice diversa da quelle della protagonista, ho costruito attorno a  me un muro che mi permettesse di celare le mie insicurezze e apparire al molto come la persona sicura, determinata, e a volte anche arrogante, che non sono affatto. Molti credono che i nostri comportamenti, così come il nostro carattere e gli atteggiamenti che ci contraddistinguono, siano innati; in realtà credo che tutto ciò che facciamo dipenda da qualcosa: un passato, una scelta difficile, una decisione sbagliata o semplicemente un destino avverso. Così, la nostra April, si nasconde dietro ad una finta maschera di estrema sicurezza, per cercare di non farsi inghiottire dalla vita e dal destino che hanno deciso per lei, tanto tempo fa.
 
3. Se dovessi descrivere i tuoi protagonisti con 3 aggettivi quali sarebbero e perché?
 
Chiara:
Lui: sicuro, determinato, premuroso
Lei: insicura, testarda, cinica
Non potrebbero essere più diversi di così.
 
Marion:
Lui: cinico, intelligente, caparbio
Lei: solare, determinata, libera
 
Marta:
Nella prima parte del romanzo i protagonisti sono tre, perciò li nomino tutti e tre. Chissà poi chi rimarrà e chi se ne andrà...
Sara – timida, romantica, sognatrice
Enrico – estroverso, premuroso, caparbio
Alessandro – determinato, intraprendente, testardo
 
Penelope:
April: metodica, insicura e testarda
Jay: determinato, semplice e altruista
 
4.Se avessi solo due righe per far innamorare un lettore della tua storia, come la descriveresti?
 
Chiara: È una storia che sicuramente vi riporterà alla vostra adolescenza, in cui anche il sentimento più forte non basta per “superare” il proprio destino. Perché certe cose sono già scritte
 
Marion: Se volete una storia divertente e romantica, in grado di farvi ridere e piangere nello spazio di poche pagine, e farvi anche riflettere, questo libro fa per voi.
 
Marta: La storia di Sara rappresenta un viaggio alla scoperta di se stessi, viaggio che tutti nella vita prima o poi devono intraprendere. Il mio desiderio è che i lettori possano immedesimarsi al punto di vivere insieme ai protagonisti le loro vicende
 
Penelope: Un amore struggente; qualcosa che ti porta via il fiato mentre continui a leggere di due anime che si cercano ma non riescono, non possono amarsi completamente. Questo è “Come una foglia d’inverno”: la storia di April che, come una foglia, si arrende al suo destino, perché l’amore non si sceglie e non si combatte, si vive e basta!
 
5.Se dovessi scegliere una canzone che descrive al meglio questo romanzo quale sarebbe e perché?
 
Chiara: WHATEVER IT TAKES degli Immagine Dragon, quella canzone sa essere carezza e schiaffo allo stesso tempo.
“Ma in fondo la vita non è mai come te l’aspetti, la trama non è come quella delle pagine di un libro o di un finale di un film strappa lacrime. La vita sa essere beffarda e ingiusta. La vita può essere una dolce carezza, ma allo stesso tempo un secco schiaffo.”
 
Marion: Shania Twain in Man! I Feel Like A Woman. Perché parla dell’emancipazione femminile, senza togliere niente all’essenza di “essere donna”. 
 
Marta: Sicuramente sceglierei "Sally" di Vasco Rossi, perché in qualche modo la protagonista di questa canzone mi ricorda la protagonista del mio romanzo
 
Penelope: Sicuramente “Fuori Luogo” di Mr Rain. April e Jay vivono un qualcosa di realmente complicato e quando ascolto questa canzone non posso fare a meno di pensare a quanto sia effettivamente Fuori luogo la loro storia, ma impossibile da non vivere o ignorare
 
6.Perché hai scelto di mettere in palio in questo Giveaway proprio questo romanzo?
 
Chiara: Perché penso che possa essere uno spunto di riflessione per quanto riguarda la società di oggi. Uno dei temi predominanti è il bullismo, mi piacerebbe molto che si riflettesse su questo tema da ambo le parti. Sia per quanto riguarda i “carnefici” perché è inammissibile rendere la vita di un proprio compagno o conoscente, un inferno a causa delle tue angherie. E poi anche per coloro che sono vittime di bullismo, perché bisogna denunciare e non rimanere omertosi!
 
Marion: Perché è il primo della serie.
 
Marta: Perchè è un romanzo a cui tengo molto e mi fa piacere condividerlo
 
Penelope: In realtà è il primo che ho scritto, è uscito proprio un paio di giorni fa.
 
7.Se dovessi pensare ad un possibile cast per la versione cinematografica del romanzo, chi vorresti ad interpretare i protagonisti?
 
Chiara: Ovviamente Lily Collins e Sam Clafin!
 
Marion: Dora direi Odette Annable, mentre Lex il modello Eric Belanger
 
Marta: Ahh.... non saprei proprio, non ci ho mai pensato!
 
Penelope: Senza dubbio Jesse Lee Soffer per Jay. La bellissima e intrigante Amanda Seyfried, nella versione caschetto rosso di In Time, per April. Il tenebroso Colton Haynes per il ruolo di Matt, non protagonista ma personaggio comunque molto importante nella storia.
 
Ed ora parliamo un po’ dell’autore,
 
8. In quale genere non ti cimenteresti mai?
 
Chiara: Credo proprio il giallo! Non ho ancora l’esperienza giusta…
 
Marion: Il Dark e il BDSM.
 
Marta: Sicuramente Horror, Giallo e Thriller, perché non sarei in grado di scriverli
 
Penelope: Sicuramente un genere che non mi apparterrà mai è quello dell’horror.
 
9. Cosa non deve mai mancare secondo te in un romanzo?
 
Chiara: Forse una love story, perché in fondo siamo tutti inguaribili romantici!
 
Marion: Il messaggio. Senza un messaggio, qualunque esso sia, il romanzo perde molto.
 
Marta: L'introspezione dei personaggi e, ovviamente, le emozioni, ma anche la coerenza nella strutturazione della trama e la cura della forma
 
Penelope: Ciò che non deve mai mancare è sicuramente il complicarsi della storia, l’intreccio arguto e ben pensato della trama. Perché non deve e non può essere tutto semplice, la vita in primis non lo è mai.
 
10. Come descriveresti la tua scrittura con 3 aggettivi?
 
Chiara: Semplice, dritta al punto e… credo basta così. Quando ho iniziato a scrivere questa storia avevo 17 anni, la strada per migliorare è ancora tanta e sono sicura che fra due anni il mio stile sarà ancora mutato (spero in meglio).
 
Marion: Evocativa, diretta, sincera
 
Marta: Curata, dettagliata, in evoluzione (so che non è un aggettivo me è un buon termine per definirla allo stato attuale)
 
Penelope: La mia è una scrittura sicuramente semplice, scorrevole e intrigante. Almeno è quello che mi ha detto la mia editor, Roberta Ferraresso, che mi sostiene sempre con fiducia.
 
11. Quale libro ami così tanto da desiderare di averlo scritto tu?
 
Chiara: BELLEZZA CRUDELE, una sorta di rivisitazione della BELLA E LA BESTIA, è perfetto, originale e va dritto al cuore.
 
Marion: L’ombra dello scorpione di King.
 
Marta: "Il profeta" di Kahlil Gibran
 
Penelope: Adoro la serie After di Anna Todd, che poi è quella che mi ha fatto cominciare a leggere ed amare il genere. Passando, poi, dal Young Adult all’erotico.
 
12. Se potessi uscire a cena con i tuoi autori preferiti, chi inviteresti?
 
Chiara: Direi Glenn Cooper, Jamie MgGuire, Amy Plum.
 
Marion: Lisa Marie Rice. Non ci ho cenato, solo aperitivo, ma conto di rimediare prima possibile.
 
Marta: Anche se non è più possibile, Jane Austen
 
Penelope: Anna Todd, Sylvia Kant, Teresa Greco, Koraline LF e Alice Scanavini.
13. Meglio self-publishing o con casa editrice?
 
Chiara: Per me meglio casa editrice, non riuscirei a gestire tutto ciò che viene prima della pubblicazione in self, praticamente loro fanno sia da scrittori, che editori, insomma si autogestiscono… li ammiro molto!
 
Marion: Domanda complessa. Risponderei dipende. Se una CE mi proponesse un contratto non lesivo della mia dignità, direi perché no? Ma fino a quando l’editoria italiana resterà ancorata a vecchi schemi, e a vecchie contrattualistiche, non tenendo conto di un mondo in rapido cambiamento, essere indie è molto meglio.
 
Marta: Io preferisco casa editrice, perché almeno hai qualcuno che ti segue e ti aiuta a promuovere il tuo lavoro
 
Penelope: Sinceramente non saprei, forse con la casa editrice si riesce ad avere molta più visibilità.
 
14. Se potessi vivere in un libro, quale sceglieresti?
 
Chiara: È un po’ rischioso… non vorrei svegliarmi domani, scoprire che il mio desiderio è stato avverato e ritrovarmi a vivere in quel libro… quindi la butto “sul leggero”. Ti direi in uno dei libri della McGuire, perché la protagonista sono circondate dai Maddox, dei bonazzi assurdi!
 
Marion: La serie della Confraternita del Pugnale Nero della Ward.
 
Marta: Sinceramente, sceglierei il mio, ovvero "La lunga strada di Sara"
 
Penelope: Senza dubbio After, di Anna Todd. Ogni volta mi trasporta in un mondo in cui mi sarebbe tanto piaciuto vivere: college americano, feste, confraternite e intrighi amorosi! A chi non piacerebbe!

Nessun commento:

Posta un commento