Ciao sognatrici,
anche oggi siamo qui per le interviste del giveaway e sono con noi Chiara Rametta, Marion Seals, Marta Arvati e Penelope White. Venite a scoprire le loro risposte :-)
Chiara Rametta
Titolo: Non girare sulla luna
Trama
Genitori
assenti e separati, pochi amici, ma buoni; Annabelle sta per affacciarsi nel
mondo degli adulti e ha capito che il liceo è una dura palestra di vita, dove
solo il più forte e sfrontato vincerà. Nello scenario di un Verona romantica,
tra versi di Shakespeare e dipinti seicenteschi, conoscerà Giacomo, per gli
amici James. Sembrerebbe essere perfetto se non fosse per il grande segreto che
nasconde. Ma la vita di Annabelle si intreccerà con quella di Tommy, un
ragazzino vittima di bullismo. Tutto prenderà una piega inaspettata e Annabelle
si troverà a fare i conti con i demoni del suo passato, che hanno condizionato
il suo percorso liceale. È davvero possibile distinguersi dalla massa?
Marion Seals
Titolo: Big Apple
Trama
Dora e Lex.
Assistente personale e grande capo. Giovane e ambiziosa, lei, miliardario e
casanova, lui.
Sì, avete
ragione, gli stereotipi ci sono tutti, e… no, non è un romance come quelli che
avete letto finora.
“Mi chiamo
Dora Monroe, ho venticinque anni e vivo a New York. Che culo, direte voi.
Vivo nella
parte brutta di New York: il Bronx.”
Fedora
Monroe, per gli amici Dora, originaria del Connecticut, lavora in una famosa
casa editrice della Grande Mela, come assistente personale del proprietario, in
attesa della grande occasione.
“Speravo di
farmi notare abbastanza in fretta, ma dopo ben 743 giorni – sì, avete letto
bene, SETTE-CENTO-QUARANTA-TRE, li ho contati – ancora nessuno si è
inginocchiato ai miei piedi per supplicarmi di correggere le bozze di
chicchessia. Chi dovrebbe promuovermi? Il mio capo, ovviamente. Chi è il mio
capo?”
Alexander
Maximilian Stenton III, rampollo di una delle famiglie più ricche e in vista
degli Stati Uniti, tanto bello e intelligente, quanto presuntuoso e dispotico.
“Il mio nome
è Alexander Maximilian Stenton III, ma gli amici mi chiamano Lex e la ragione
non me la ricordo più. Nasco in una famiglia alto-borghese, con infiltrazioni
nobili da parte di madre. La mia bisnonna sposò un conte e questo fa di noi i
privilegiati tra i privilegiati. Ovvio che non conterebbe un cazzo se non
fossimo anche schifosamente ricchi.”
Ecco che,
quando il romanzo di un’autrice di punta della casa editrice rischia di non
essere pubblicato nei tempi previsti, Dora ha la possibilità di fare ciò per
cui è nata: l'editor.
Da qui,
complice un segreto professionale che se rivelato farebbe perdere milioni di
dollari, le vicende di Dora e Lex si intrecceranno in un incastro (im)perfetto
di emozioni: litigate, sesso sfrenato e un’antipatia reciproca saranno gli
elementi costanti del loro rapporto.
A tutto
questo si aggiungeranno le vicende dei loro amici e conoscenti che, tra
situazioni pericolose e imprevisti comici, faranno da sfondo a un legame che
andrà crescendo di giorno in giorno a dispetto dei due protagonisti.
Riusciranno
Dora e Lex, così in apparenza inconciliabili, a trovare un punto di incontro? O
il loro orgoglio e la diffidenza reciproca li allontaneranno per sempre
Marta Arvati
Titolo: La lunga strada di Sara
Trama
Tutto inizia
da un poster. Quel poster appeso da anni in camera sua per Sara rappresenta un
sogno, un bellissimo e lontano sogno, e trasferirsi a Roma è forse per lei il
primo passo per poterlo sfiorare...
Sara
conoscerà il suo idolo, Alessandro Sorani, un talentuoso cantautore ormai
affermato nel panorama musicale italiano, ma incontrerà anche una nuova
promessa della musica italiana, Enrico Annesi, con il quale inizierà una
relazione.
Enrico è
dolce, premuroso, spigliato, intelligente, è l'uomo che ogni donna vorrebbe al
proprio fianco, e appare nella vita di Sara come una meravigliosa realtà, una
persona in carne e ossa che le dimostra un amore sincero e profondo.
Alessandro
invece per Sara è un sogno che improvvisamente assume sembianze umane, e lei in
principio ne è intimorita, ma più approfondisce la sua conoscenza, più si sente
attratta da lui, dall'uomo che è nella realtà e non da quello che si era costruita
nella fantasia.
Sara è
combattuta, tanto intensi e diversi sono i sentimenti che questi due individui
suscitano in lei. Ma una scelta apparentemente non si impone, perché Alessandro
è fidanzato e comunque il suo affetto per Sara si manifesta più che altro come
un affetto fraterno...
Qual è
dunque la cosa più difficile? Vedere i propri sogni spazzati via dalla realtà o
vederli realizzati nel momento e nel modo sbagliati?
Penelope White
Titolo: Come una foglia d'inverno
Trama
Salve a
tutti, mi chiamo April e questa è la mia storia, la mia vita.
Ho ventisette
anni, vivo a Roma e faccio la escort di professione da quasi 10 anni. Sono una
persona molto determinata, che sa ciò che vuole e non si lascia abbattere dagli
ostacoli della vita.
Ma non sono
sempre stata questa April; prima di abbandonare Lariano e il bellissimo casale
di campagna in cui sono nata, vi abitavo felicemente con mio padre e passavo la
maggior parte del mio tempo con lui, tra i vigneti e le cantine che adorava;
quando, poi, nove anni fa, se ne è andato, lasciandomi sola con tanta tristezza
e un vuoto nel cuore, difficile da riempire ancora oggi, sono stata costretta a
voltare le spalle alla mia vecchia vita e stravolgerla completamente. Così, da
quel giorno, molto è cambiato, io sono cambiata, non sono e non voglio più
essere la persona fragile che ero una volta; mi sono trasferita a Roma, dove
conduco la mia vita nel migliore dei modi, i soldi che guadagno non sono pochi
e mi permettono di vivere bene, in una casa mia, senza aver bisogno di niente e
di nessuno.
La mia vita
è sempre stata un perfetto equilibrio, sono una perfezionista, mi piace seguire
degli schemi, organizzare e tenere sotto controllo tutto ciò che mi circonda. O
per lo meno è stato così sino a quando quegli occhi, si sono posati su di me
per la prima volta, oltrepassandomi l’anima; ora non sono più sicura di
potercela fare senza cadere a terra, senza lasciarmi andare a quel sentimento
umano così bello e distruttivo allo stesso tempo, quel sentimento naturale che
ti squarcia in due, rendendoti felice e contemporaneamente dipendente da
qualcuno che, da quel momento in poi, deciderà l’esito del tuo umore per tutto
il resto della tua vita. Io ho davvero tentato di rimanere attaccata alle mie
abitudini, alla mia vita perfetta e rassicurante ma quell’uomo mi ha
praticamente strappata da quell’albero di sicurezza a cui mi ero aggrappata,
per farmi sprofondare nel suo sguardo, freddo e profondo.
Ora non so
se riuscirò a tornare la donna di prima, non dopo che lui mi ha toccata per la
prima volta.
Intervista
Per prima
cosa parliamo un po’ dei libri che avete messo in palio per il Giveaway
d’Estate,
1.Dove hai preso
ispirazione per la storia di questo libro?
Chiara: Grazie per avermi coinvolta in
questa splendida iniziativa! Diciamo che non c’è stato un momento esatto in cui
ho avuto l’ispirazione, ma ho iniziato a buttare giù qualcosa il 25 Dicembre,
lo scorso Natale insomma… dopo un pranzo infinito e l’abbiocco dei parenti, ho
deciso di mettere per iscritto i primi capitoli. Dopo i personaggi hanno
cominciato prendere vita e a decidere “il loro destino”.
Marion: È arrivata. Volevo un po’ fare
il verso ai libri con il miliardario, un racconto breve. Invece mi sono lasciata
prendere la mano…
Marta: L'ispirazione per "La lunga
strada di Sara" mi è venuta dal mio amore per la musica e la scrittura,
dai miei sogni dei vent'anni, ma anche dalla voglia di raccontare il percorso
di maturazione e crescita di alcuni ragazzi che si affacciano all'età adulta
Penelope: Sinceramente sono solamente
partita dall’idea di creare un amore difficile, dove però, questa volta, fosse
la donna ad avere paura di lasciarsi andare, di amare.
2.Quanto c’è di te
stessa in questa storia? C’è qualche aspetto della vita dei personaggi che si
rispecchia nella tua?
Chiara: Direi abbastanza, io e
Annabelle siamo molto simili e diverse delle sue sensazioni le ho provate anche
io, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con il nonno.
Marion: La solarità di Dora.
Marta: C'è molto di me in questa
storia, perché la protagonista è un po' l'alter ego della me stessa dei
vent'anni, e i suoi amici sono ispirati ai miei amici di allora. I sogni di
Sara sono i sogni che coltivavo anche io (e alcuni ancora li coltivo), perciò
scrivere di lei è stato come fare un viaggio interiore
Penelope: Se devo dire la verità c’è
tanto di me nel personaggio di April. La protagonista ha praticamente il mio
stesso carattere: insicura, metodica, permalosa e, a volte, anche abbastanza
acida. E, proprio come lei, dopo anni di sofferenze, sicuramente di matrice
diversa da quelle della protagonista, ho costruito attorno a me un muro che mi permettesse di celare le
mie insicurezze e apparire al molto come la persona sicura, determinata, e a
volte anche arrogante, che non sono affatto. Molti credono che i nostri
comportamenti, così come il nostro carattere e gli atteggiamenti che ci
contraddistinguono, siano innati; in realtà credo che tutto ciò che facciamo
dipenda da qualcosa: un passato, una scelta difficile, una decisione sbagliata
o semplicemente un destino avverso. Così, la nostra April, si nasconde dietro
ad una finta maschera di estrema sicurezza, per cercare di non farsi
inghiottire dalla vita e dal destino che hanno deciso per lei, tanto tempo fa.
3. Se dovessi
descrivere i tuoi protagonisti con 3 aggettivi quali sarebbero e perché?
Chiara:
Lui: sicuro,
determinato, premuroso
Lei:
insicura, testarda, cinica
Non
potrebbero essere più diversi di così.
Marion:
Lui: cinico,
intelligente, caparbio
Lei: solare,
determinata, libera
Marta:
Nella prima
parte del romanzo i protagonisti sono tre, perciò li nomino tutti e tre. Chissà
poi chi rimarrà e chi se ne andrà...
Sara –
timida, romantica, sognatrice
Enrico –
estroverso, premuroso, caparbio
Alessandro –
determinato, intraprendente, testardo
Penelope:
April: metodica,
insicura e testarda
Jay: determinato, semplice e altruista
4.Se avessi solo due
righe per far innamorare un lettore della tua storia, come la descriveresti?
Chiara: È una storia che sicuramente vi
riporterà alla vostra adolescenza, in cui anche il sentimento più forte non
basta per “superare” il proprio destino. Perché certe cose sono già scritte
Marion: Se volete una storia divertente
e romantica, in grado di farvi ridere e piangere nello spazio di poche pagine,
e farvi anche riflettere, questo libro fa per voi.
Marta: La storia di Sara rappresenta un
viaggio alla scoperta di se stessi, viaggio che tutti nella vita prima o poi
devono intraprendere. Il mio desiderio è che i lettori possano immedesimarsi al
punto di vivere insieme ai protagonisti le loro vicende
Penelope: Un amore struggente; qualcosa
che ti porta via il fiato mentre continui a leggere di due anime che si cercano
ma non riescono, non possono amarsi completamente. Questo è “Come una foglia
d’inverno”: la storia di April che, come una foglia, si arrende al suo destino,
perché l’amore non si sceglie e non si combatte, si vive e basta!
5.Se dovessi scegliere
una canzone che descrive al meglio questo romanzo quale sarebbe e perché?
Chiara: WHATEVER IT TAKES degli
Immagine Dragon, quella canzone sa essere carezza e schiaffo allo stesso tempo.
“Ma in fondo
la vita non è mai come te l’aspetti, la trama non è come quella delle pagine di
un libro o di un finale di un film strappa lacrime. La vita sa essere beffarda
e ingiusta. La vita può essere una dolce carezza, ma allo stesso tempo un secco
schiaffo.”
Marion: Shania
Twain in Man! I Feel Like A Woman. Perché parla dell’emancipazione
femminile, senza togliere niente all’essenza di “essere donna”.
Marta: Sicuramente sceglierei
"Sally" di Vasco Rossi, perché in qualche modo la protagonista di
questa canzone mi ricorda la protagonista del mio romanzo
Penelope: Sicuramente “Fuori Luogo” di
Mr Rain. April e Jay vivono un qualcosa di realmente complicato e quando
ascolto questa canzone non posso fare a meno di pensare a quanto sia effettivamente
Fuori luogo la loro storia, ma impossibile da non vivere o ignorare
6.Perché hai scelto di
mettere in palio in questo Giveaway proprio questo romanzo?
Chiara: Perché penso che possa essere
uno spunto di riflessione per quanto riguarda la società di oggi. Uno dei temi
predominanti è il bullismo, mi piacerebbe molto che si riflettesse su questo
tema da ambo le parti. Sia per quanto riguarda i “carnefici” perché è
inammissibile rendere la vita di un proprio compagno o conoscente, un inferno a
causa delle tue angherie. E poi anche per coloro che sono vittime di bullismo,
perché bisogna denunciare e non rimanere omertosi!
Marion: Perché è il primo della serie.
Marta: Perchè è un romanzo a cui tengo
molto e mi fa piacere condividerlo
Penelope: In realtà è il primo che ho
scritto, è uscito proprio un paio di giorni fa.
7.Se dovessi pensare
ad un possibile cast per la versione cinematografica del romanzo, chi vorresti
ad interpretare i protagonisti?
Chiara: Ovviamente Lily Collins e Sam
Clafin!
Marion: Dora direi Odette Annable,
mentre Lex il modello Eric Belanger
Marta: Ahh.... non saprei proprio, non
ci ho mai pensato!
Penelope: Senza dubbio Jesse Lee Soffer
per Jay. La bellissima e intrigante Amanda Seyfried, nella versione caschetto
rosso di In Time, per April. Il tenebroso Colton Haynes per il ruolo di Matt,
non protagonista ma personaggio comunque molto importante nella storia.
Ed ora
parliamo un po’ dell’autore,
8. In quale genere non
ti cimenteresti mai?
Chiara: Credo proprio il giallo! Non ho
ancora l’esperienza giusta…
Marion: Il Dark e il BDSM.
Marta: Sicuramente Horror, Giallo e
Thriller, perché non sarei in grado di scriverli
Penelope: Sicuramente un genere che non
mi apparterrà mai è quello dell’horror.
9. Cosa non deve mai
mancare secondo te in un romanzo?
Chiara: Forse una love story, perché in
fondo siamo tutti inguaribili romantici!
Marion: Il messaggio. Senza un
messaggio, qualunque esso sia, il romanzo perde molto.
Marta: L'introspezione dei personaggi
e, ovviamente, le emozioni, ma anche la coerenza nella strutturazione della
trama e la cura della forma
Penelope: Ciò che non deve mai mancare
è sicuramente il complicarsi della storia, l’intreccio arguto e ben pensato
della trama. Perché non deve e non può essere tutto semplice, la vita in primis
non lo è mai.
10. Come descriveresti
la tua scrittura con 3 aggettivi?
Chiara: Semplice, dritta al punto e…
credo basta così. Quando ho iniziato a scrivere questa storia avevo 17 anni, la
strada per migliorare è ancora tanta e sono sicura che fra due anni il mio
stile sarà ancora mutato (spero in meglio).
Marion: Evocativa, diretta, sincera
Marta: Curata, dettagliata, in
evoluzione (so che non è un aggettivo me è un buon termine per definirla allo
stato attuale)
Penelope: La mia è una scrittura
sicuramente semplice, scorrevole e intrigante. Almeno è quello che mi ha detto
la mia editor, Roberta Ferraresso, che mi sostiene sempre con fiducia.
11. Quale libro ami
così tanto da desiderare di averlo scritto tu?
Chiara: BELLEZZA CRUDELE, una sorta di
rivisitazione della BELLA E LA BESTIA, è perfetto, originale e va dritto al
cuore.
Marion: L’ombra dello scorpione di
King.
Marta: "Il profeta" di Kahlil
Gibran
Penelope: Adoro la serie After di Anna
Todd, che poi è quella che mi ha fatto cominciare a leggere ed amare il genere.
Passando, poi, dal Young Adult all’erotico.
12. Se potessi uscire
a cena con i tuoi autori preferiti, chi inviteresti?
Chiara: Direi Glenn Cooper, Jamie
MgGuire, Amy Plum.
Marion: Lisa Marie Rice. Non ci ho
cenato, solo aperitivo, ma conto di rimediare prima possibile.
Marta: Anche se non è più possibile,
Jane Austen
Penelope: Anna Todd, Sylvia Kant,
Teresa Greco, Koraline LF e Alice Scanavini.
13. Meglio self-publishing
o con casa editrice?
Chiara: Per me meglio casa editrice,
non riuscirei a gestire tutto ciò che viene prima della pubblicazione in self,
praticamente loro fanno sia da scrittori, che editori, insomma si
autogestiscono… li ammiro molto!
Marion: Domanda complessa. Risponderei
dipende. Se una CE mi proponesse un contratto non lesivo della mia dignità,
direi perché no? Ma fino a quando l’editoria italiana resterà ancorata a vecchi
schemi, e a vecchie contrattualistiche, non tenendo conto di un mondo in rapido
cambiamento, essere indie è molto meglio.
Marta: Io preferisco casa editrice,
perché almeno hai qualcuno che ti segue e ti aiuta a promuovere il tuo lavoro
Penelope: Sinceramente non saprei,
forse con la casa editrice si riesce ad avere molta più visibilità.
14. Se potessi vivere
in un libro, quale sceglieresti?
Chiara: È un po’ rischioso… non vorrei
svegliarmi domani, scoprire che il mio desiderio è stato avverato e ritrovarmi
a vivere in quel libro… quindi la butto “sul leggero”. Ti direi in uno dei
libri della McGuire, perché la protagonista sono circondate dai Maddox, dei
bonazzi assurdi!
Marion: La serie della Confraternita
del Pugnale Nero della Ward.
Marta: Sinceramente, sceglierei il mio,
ovvero "La lunga strada di Sara"
Penelope: Senza dubbio After, di Anna
Todd. Ogni volta mi trasporta in un mondo in cui mi sarebbe tanto piaciuto
vivere: college americano, feste, confraternite e intrighi amorosi! A chi non
piacerebbe!
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